Redazione Parrocchia San Gaetano 10/01/2023

Unisciti a "Noi di San Gaetano"

CHI SIAMO
Noi di San Gaetano è un gruppo di residenti di Vigna Clara che  hanno voglia di divertirsi, socializzare e prendere parte a svariate attività culturali, ludiche, sportive e di svago.
Stiamo creando una vera e propria comunità per gli abitanti del nostro quartiere e aree limitrofe che hanno voglia di essere coinvolti in attività, imparare cose nuove e stringere nuove amicizie.

ATTIVITÀ
Ci incontriamo presso la parrocchia di San Gaetano, in Via Tuscania 12.
Queste sono le attività che svolgiamo regolarmente al momento:

  • Martedì: Corso di teatro con i maestri  Simone Ripa e Roberta Salvagnini
  • Mercoledì: Corso di ballo – Balli di Gruppo col maestro Walter Ripa
  • Giovedi: Burraco per i veterani e per chi vuole imparare troverà l'insegnante Paola Forgione
  • Venerdì: Corso di ballo – Balli di Gruppo col maestro Walter Ripa
  • Sabato: Ginnastica Posturale con Lavinia De Strobel

Altre attività includono:
·      Incontri di approfondimento con la psicoterapeuta Flavia
·      Cene con il gruppo
·      Uscite a teatro o per visite culturali
 
VUOI UNIRTI A NOI?
Far parte del gruppo è completamente gratuito.
Basta chiamare o scrivere su WhatsApp ad Adele al: 340 36 28 626, dalle 17 in poi, per ricevere informazioni e comunicazioni.
Alcune delle attivita’ hanno un piccolo quota per i professionisti che le svolgono, come per esempio €15 al mese per il corso di ballo piu’ una libera offerta per la chiesa che ci offre gentilmente I suoi locali per il corso.

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Redazione Parrocchia San Gaetano 02/12/2022

Benvenuti a CasaMia

Dopo i lavori di ristrutturazione, la formazione del gruppo promotore dell’accoglienza e lo sviluppo del progetto, insieme alla Caritas diocesana, finalmente il 3 novembre CasaMia è diventata una realtà.

Una realtà che ci ha permesso di accogliere una famiglia di origine senegalese, composta dai genitori e da due bambini di 9 mesi e 9 anni residente in Italia già da diversi anni, ma temporaneamente bisognosa di un sostegno, sia per superare difficoltà economiche, dovute anche alla crisi generata dalla pandemia, sia per completare il loro percorso di integrazione nel nostro paese.

Nel rispetto della loro autonomia e riservatezza, un piccolo gruppetto di noi, insieme a padre Umberto e alla referente della Caritas diocesana, ha iniziato ad affiancarli per costruire il loro progetto che dovrebbe auspicabilmente svilupparsi in meno di un anno. Sarà bello diventare gradualmente vicini di casa e compagni di strada e un po’ per volta ci sarà occasione per molti di noi di coinvolgersi più direttamente.

Nello scorso Avvento abbiamo iniziato a costruire CasaMia con il contributo di tutti noi, in tanti modi diversi e complementari. È stato anche questo un tassello di sinodo, fatto di azioni concrete anch’esse vissute come condivisione di Chiesa. Avere accolto persone di fede e cultura diversa ci arricchisce anche come Chiesa che si ritrova un passo di più in uscita.

Dal punto di vista economico, la sistemazione della casa è stata coperta dalle raccolte di fondi e dalle donazioni, grazie alla generosità di tutti. Le spese correnti non sono ingenti (copriamo solo l’energia elettrica), ma la cassa è quasi vuota. Ci piacerebbe anche sostituire la porta di ingresso con una vetrata, per dare luce al salottino/cucina, che oggi è completamente al buio.

Chi volesse contribuire con una donazione può farlo attraverso il conto della Parrocchia: IBAN IT05 C076 0103 2000 0004 3830 009.

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Redazione Parrocchia San Gaetano 05/06/2022

Celebrazione per il 60° anniversario della fondazione della parrocchia

Domenica 29 maggio, per il 60° anniversario della fondazione della nostra parrocchia di San Gaetano, S.E. Card. Mons. Angelo De Donatis, Vicario del Papa per la Diocesi di Roma, ha presieduto la Santa Messa delle ore 12 benedicendo poi la casa accoglienza che abbiamo realizzato in parrocchia nell'ambito del progetto di accoglienza Casa Mia.

"Nel giorno dell’Ascensione di Gesù, siamo chiamati, come i discepoli a vivere un tempo di attesa tra il distacco e l’incontro rinnovato verso cui siamo proiettati.
È un tempo di attesa che non si risolve in sterile nostalgia di ciò che non è più, né in pigra rinuncia all’oggi finché giunga il domani. Ma, piuttosto, in radicamento operoso nel presente, con l’occhio del cuore aperto al mondo, e alle sue ferite, e lo sguardo rivolto a-Dio, che ci affida alla potenza dello Spirito che sostiene il nostro andare."
È questo il messaggio che s.e. il cardinale Angelo De Donatis ha consegnato, ai ragazzi cui ha somministrato la cresima durante la messa, nell’anniversario della sua istituzione nel 1962 a chiesa parrocchiale, sessanta anni di presenza sul territorio e di doni ricevuti e condivisi. È un lungo cammino di servizio che oggi trova nuovo corpo nel progetto di accoglienza Casa Mia destinato a offrire un tetto, cui il Cardinale ha impartito la sua benedizione, a una nuova famiglia che si unirà alla famiglia di famiglie che i Padri Teatini, tutti quelli che hanno guidato la comunità dai primi anni sessanta a oggi e che ne hanno percorso tratti di strada insieme, ci hanno insegnato a costruire.

È stato un momento emozionante ripercorrere con le immagini e le parole quegli anni in cui la nostra parrocchia ha visto la luce. Un momento che vogliamo ricordare con il testo integrale, in latino e in italiano, dell'Atto di Fondazione della parrocchia, datato 29 maggio 1962, a firma di s.e. Cardinale Clemente Micara, Vicario Generale di Sua Santità, e con alcune immagini che abbiamo proiettato durante la messa.

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Redazione Parrocchia San Gaetano 04/06/2022

Ma com’è vestito Dio? Risponde il “Sinodo dei Bambini” di San Gaetano

Tutti i grandi pittori nel rappresentare Dio Padre,  a seconda delle circostanze, l’hanno  vestito o ispirandosi alle usanze ebraiche, oppure alla moda del loro tempo. E così hanno fatto anche i ragazzi del primo anno di catechismo, raffigurandolo con tuniche ed aureole, ma anche in calzoncini da calciatore, immaginandolo mentre sbuca dalle nuvole tendendo le braccia verso  gli uomini oppure mentre cammina  per le strade di un mondo coloratissimo.


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Ma in tutte queste raffigurazioni così diverse e fantasiose c’è sempre un elemento in comune: Dio ci è vicino e sorride, sorride, sorride con amore, tanto che pensando a lui si può disegnare anche solo un cuore festoso.

Con questi disegni esposti nell’atrio della Chiesa, Domenica 29 Maggio i bambini hanno risposto alla domanda: "Come immagini Dio?" che le catechiste  hanno posto loro alla fine dell’anno per far vivere anche ai più piccoli lo spirito di riflessione che caratterizza questa prima fase del Sinodo diocesano. E se Dio sorride, la richiesta: “Cosa vuol dire essere misericordioso?“ coincide sempre con la capacità di perdonare, come il Padre ha fatto con il figlio… scapestrato.


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E amore e perdono ritornano anche negli stemmi  ideati  dai ragazzi del secondo anno nel ritiro che precede la Prima  Comunione: a loro gli stemmi sono stati proposti come sintesi del loro programma di vita cristiana, prendendo ispirazione da una  frase pronunciata dal Beato Carlo Acutis presentato ai bambini nel corso dello stesso ritiro. Amare i nemici è la scelta che compare più spesso, una scelta davvero impegnativa che si affianca a quella di pregare il Padre nel segreto. Tra tutti però colpisce, anche perché rappresenta una scelta unica, lo stemma in cui è raffigurata la lavanda dei piedi in cui il messaggio dello spirito di servizio è stato pienamente recepito. In questa sezione della piccola mostra sono stati inseriti anche gli stemmi di Papa Francesco e del Cardinale Vicario, mons. Angelo De Donatis.


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Infine, colorate, ma impegnative  le  immagini della Comunione disegnate poco prima di ricevere il sacramento: dominante  ovviamente la raffigurazione dell’Ostia consacrata, del pane e del vino, della Messa, ma non mancano spunti interessanti in cui un sacerdote porge l’ostia sormontata da un cuore e in cui il simbolo della croce è unito alla festa per la Resurrezione.

L’ambientazione evangelica della vite e dei tralci, ideata da Barbara,  ha sottolineato la volontà di rimanere uniti al Signore presente in questi messaggi.


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Giovannella

 

 

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Redazione Parrocchia San Gaetano 30/04/2022

"Papà" Luca accende la miccia... dei giochi

Luca Napolitano è stato scout nella nostra parrocchia e poi, con spirito di servizio, ha anche svolto il ruolo di animatore dell'Azione Cattolica Giovani insieme a Matteo Aliffi. Sempre pronto a fiutare occasioni in cui offrirsi generosamente, dopo aver coinvolto molti anni fa la nostra parrocchia nel gemellaggio con il paese di Lucoli, colpito dal terremoto, in questi giorni ha deciso di passare il suo periodo di ferie presso la Caritas di Lublino, in Polonia,  per animare i giochi dei bambini ucraini rifugiati. Ecco la cronaca di una delle sue giornate. Un grazie caloroso a Luca.

Ciao,
Ieri non vi ho scritto nulla perché sono tornato la sera stanchissimo da una casa di accoglienza di bimbi rifugiati. Eravamo nel paesino impronunciabile di Księżomierz, in piena campagna a sud di Lublino, nella profonda Polonia rurale, in mezzo a tavolate sterminate di verde, dove praticamente ho fatto animazione per 5 ore filate senza fermarmi, manco per il pranzo. La casa era semplice, ma carina con un bel parco attorno. Non è una casa Caritas, ma è finanziata dalla Caritas, quindi suor Monika, che mi ha accompagnato insieme a suor Agnese, ci si reca ogni tanto per sorvegliare che tutto vada bene e per ispezionare il corretto utilizzo dei fondi stanziati.

Ci saranno stati circa 15 bimbi, senza contare i ragazzi più grandi. In pratica io sono arrivato e ho solo acceso la miccia. Ricordo che i primi due bimbi che ho incontrato erano i gemellini biondi Sasha e Pasha, che avranno avuto 3 anni, tutti e due belli sorridenti, poi dal resto del gruppo sono stato letteralmente (LORO MI HANNO) sommerso di attenzione, che credo fosse una voglia inesauribile di affetto, divertimento, contatto fisico, tenerezza ecc ecc... Soprattutto le bambine erano quelle più agguerrite a contendermi, mi prendevano per mano, mi camminavano accanto, volevano essere portate sulle spalle.

Una di loro, Veronika, credo di 4 anni circa, è stata incredibile, perché senza nemmeno conoscermi è entrata dalla porta della saletta dei giochi mentre avevo appena iniziato a intrattenere qualche bimbo, e mi è letteralmente corsa incontro per abbracciarmi con un sorriso e due occhi indescrivibili che sembravano il ritratto esatto della gioia, e da quel momento fin quando è risalita per il riposino non si è più voluta staccare da me.

A parte questo, durante le cinque ore si è giocato-giocato-giocato senza soluzione di continuità. Nemmeno adesso riesco a fare la lista di quello che abbiamo fatto, ma loro erano attratti da tutto e rispondevano a ogni stimolo. Per dirne una, a turno abbiamo ricoperto di mollette qualche bimbo dalla testa ai piedi, dopodiché era d'obbligo il giro d'onore (o dell'orrore) da sotto a sopra, passando dal corridoio stretto e buio delle camerate, in processione dietro al bimbo sommerso di mollette, che in quello stato era diventato non si sa come un feroce zombie.

Alla fine, più assetato che stanco, mi sono seduto a bere un bicchiere d'acqua su degli scalini, e vicino a me stavano 3 bimbe. Una di loro, la più piccola, di circa 3 anni, che nemmeno avevo visto fino a quel momento, perché non era stata con noi durante i giochi, mi chiama "papà" e la mamma le dice subito qualcosa tipo: "sì, papà Luca, poi papà Tizio, papà Caio, papà Sempronio".

Ovviamente non faccio domande. A tempo scaduto ho dovuto riordinare il mio valigione dei giochi: mettere ogni cosa dentro esattamente come ne era uscita davanti agli occhi dei bambini. Intorno si è creato un clima di silenzio. Fare questa azione mi è sembrato crudele, in un certo senso l'ho avvertito come un tradimento, e vederla deve aver dato la stessa sensazione ai bambini, l'amputazione improvvisa di qualcosa di bello e felice.

Quando siamo ripartiti ho detto a suor Monika in macchina: non so se è più crudele andarsene o non venire proprio.

Giovannella

 

 

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Parrocchia San Gaetano 10/03/2022

Cammino Sinodale in Parrocchia

Il Sinodo
Venerdì 18 marzo avrà inizio il Sinodo della comunità cristiana di San Gaetano che si innesta nel  Sinodo della Chiesa universale. Come noi, tutte le chiese del mondo sono coinvolte in questo straordinario evento.

Ma che cosa è il Sinodo?
Letteralmente è un’assemblea, una adunanza, un mettersi insieme con lo scopo di effettuare un cammino: un camminare insieme.
Il termine Sinodo ha indicato, nel tempo, l’assemblea dei Vescovi convocati dal Papa, per assisterlo nelle decisioni da prendere su alcuni argomenti importanti, che man mano venivano a delinearsi nella Chiesa universale (negli ultimi anni: Famiglia e Amazzonia).
Da quella scelta centrale deriva, come conseguenza, l'introduzione anche del Sinodo diocesano; dove i sacerdoti, i religiosi e alcuni laici vengono chiamati a dare il proprio aiuto ai Vescovi nelle loro scelte.
Questo allargarsi ed estendersi della sinodalità chiama alla responsabilità l’intero Popolo di Dio.

Come faremo?
Abbiamo stabilito 4 incontri, nelle date che potete vedere sull’apposita locandina, durante i quali, dividendoci in piccoli gruppi di 6/10 persone, saremo chiamati ad ascoltare.

Innanzitutto faremo parlare la Parola, attraverso la lettura delle Beatitudini dell’evangelista Matteo (5,3-10) e poi, proprio da questo primo ascolto, dove ognuno avrà a disposizione 3 minuti, ascolteremo tutti i partecipanti al gruppo, così come tutti ascolteranno noi.
Ci baseremo sulla Parola ascoltata e anche su alcune indicazioni che saranno fornite ai gruppi dai coordinatori.
L’ascolto non potrà essere un dialogo e neanche un confronto. Nessuno potrà e dovrà giudicare nessuno.
Impareremo così a metterci semplicemente in ascolto degli altri.
Dopo questo primo giro saremo chiamati nuovamente ad intervenire per segnalare ciò che nell’ascoltare gli altri ci ha colpito.
Infine, in un terzo giro, saremo invitati ad approfondire o completare quanto lo Spirito Santo ci suggerisce.
Insomma, dovremo ascoltare la Parola e i fratelli con la massima disponibilità e apertura e ciò sarà possibile solo se, in umiltà, lasceremo che sia lo Spirito a guidarci.
Al termine dei 4 incontri, ed entro il 2022, invieremo in Diocesi il nostro contributo, quello che emergerà dagli incontri.

Nel Sinodo della nostra comunità cristiana siamo invitati a fornire il nostro contributo al Vescovo ed alla intera Chiesa.
Questo deve darci sicuramente gioia e anche, contestualmente, un senso profondo di responsabilità.
Saremo chiamati, insieme ai sacerdoti che guidano la nostra parrocchia, a offrire il nostro contributo, anzi meglio, il nostro aiuto alla costruzione della Chiesa di domani.

Chi può partecipare
Nessuno può sentirsi escluso.
Potranno partecipare tutti cristiani praticanti, quanti non partecipano alla vita della comunità, ma potranno partecipare anche persone non cristiane.
Per questo siamo invitati a partecipare e anche a invitare parenti, amici, conoscenti.

Auguriamoci un buon cammino insieme.

 

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Parrocchia San Gaetano 10/03/2022

Un camioncino carico di affetto per l'Ucraina

Può la Provvidenza assumere le sembianze di un camioncino? Pare proprio di sì. È quello che è successo giovedì 3 marzo nella nostra parrocchia. Un camioncino della parrocchia di Santa Elisabetta, che era venuto per scaricare il ricavato della raccolta effettuata nella sua zona, è invece stato riempito con il materiale per l’emergenza Ucraina frutto della generosità dei parrocchiani e degli abitanti del nostro quartiere, proprio mentre c’era il dubbio di non riuscire a stipare nelle macchine tutti gli scatoloni da portare nel centro di raccolta della Basilica di Santa Sofia, a via Boccea.

Infatti, la nostra parrocchia tramite una famiglia ucraina ben conosciuta, si è messa in contatto con la Basilica ricevendo delle indicazioni ben precise sulla tipologia di generi di cui c’era urgente richiesta. Forse non tutti sanno che la Basilica di Santa Sofia è la chiesa della comunità greco-cattolica ucraina di Roma e che è stata realizzata sulla base dei progetti originali per la costruzione della cattedrale di Santa Sofia a Kiev. Aspetto che in questo momento diventa molto significativo e commovente sapendo i gravissimi rischi che corre la basilica originale.

In seguito a questi contatti è stato subito lanciato un appello per la raccolta di materiale medico sanitario, che va, da quello per le  piccole necessità quotidiane di bambini ed anziani (pannolini, pannoloni, salviettine, traverse, termometri), a farmaci per malattie da raffreddamento (paracetamolo, antibiotici, vitamine); fino ad arrivare a medicinali sempre più specializzati che possano servire in sala operatoria o per patologie più gravi.

Ed è veramente sorprendente constatare come tante persone che pure escono da un periodo pieno di problemi dovuti alla pandemia, abbiano accolto con generosità e sincera partecipazione  l’appello lanciato dal parroco. Una delle sale della parrocchia è stata appositamente riservata alla raccolta e alla selezione dei farmaci a cui si sono dedicati membri della comunità ucraina, volontari della parrocchia e medici che hanno dato alcune preziose indicazioni per la suddivisione dei medicinali meno conosciuti. A questo si è aggiunta la collaborazione della farmacia Grana che ha applicato degli sconti ai farmaci destinati all’Ucraina, provvedendo anche a suddividerli per tipologie.

Anche coperte e giacconi sono stati consegnati ad alcune associazioni, tra cui il Salvamamme, che si sono offerte di recapitarli in Polonia, Romania e Ungheria, per i profughi che arrivano giornalmente, anche se in questo momento la raccolta di abbigliamento e coperte è sospesa per problemi di trasporto.

Dolore, emozione, gratitudine e preoccupazione si leggono in ogni momento sui volti delle persone che arrivano, aiutano, si fermano a parlare. Sentimenti espressi e affidati al Signore anche nei messaggi che si susseguono nelle chat, ben sapendo che tutto è affidato alla buona volontà degli uomini, ma anche alla protezione di Maria a cui viene rivolta sempre più spesso in questi giorni un’antica preghiera  del III° secolo,  conosciuta anche dalla chiesa ucraina:

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio.
Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova,
ma liberaci da ogni pericolo,
o Vergine gloriosa e benedetta.

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Redazione Parrocchia San Gaetano 09/12/2021

CASA MIA, una casa di mattoni, affetto e vicinanza

Tutti noi, osservando le immagini di famiglie di rifugiati, di campi cosiddetti di accoglienza, di fughe disperate o anche di genitori disoccupati in fila per un pacco alimentare, abbiamo avvertito la distanza tra le situazioni che si presentavano ai nostri occhi e la nostra capacità di intervento.

Abbiamo sicuramente pregato, abbiamo sicuramente sostenuto qualche associazione o qualche iniziativa politica avviata a loro favore, ma quel senso di disagio, di impotenza è rimasto.

Ora la nostra parrocchia ci dà la possibilità di trasformare in relazione, in contatto reale, le nostre offerte e le nostre preghiere, mettendo a disposizione una stanza in più per accogliere una famiglia.

Una famiglia che verrà ad abitare in mezzo a noi e già in questa frase sentiamo gli echi di conosciute parole evangeliche. E a questa famiglia dovremo preparare sicuramente una casa, CASA MIA, finanziando il progetto ideato dalla parrocchia e fortemente voluto dal parroco, padre Umberto, ma dovremo offrire calore, vicinanza, aiuto nelle piccole cose di ogni giorno.

Non saremo soli in questa bellissima avventura: innanzitutto saremo, noi comunità parrocchiale, noi insieme, ma saremo sostenuti dalla Caritas diocesana che metterà a disposizione la sua esperienza per prepararci al meglio.

Sicuramente ci sarà donato di più di quello che daremo. La frase che apre il video in cui il progetto è illustrato ampiamente sarà la nostra guida in questo percorso.

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Parrocchia San Gaetano 08/11/2021

Attività per gli anziani

Presentiamo una bellissima iniziativa per coinvolgere i nostri anziani in attività ricreative e culturali in parrocchia.

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Informazioni varie

Parrocchia San Gaetano:
Via Tuscania 12 - 00191 Roma
Tel: 06 8608775 - Cell.: 333 5697733

Ufficio Parrocchiale:
Via Poggio Martino 1
Lun - Mer - Ven: ore 16:00 - 18:00
Mar - Gio:          ore 10:00 - 12:00
Sab - Dom: CHIUSO

Sante Messe
Feriali: 9:30 - 18:00
Festive: 8:30 - 10:30 - 12:00 - 18:00

Per sostenere la Parrocchia:
IBAN - IT22N0538703263000004048066
BPER Banca  -
intestato a:
Ente Ecclesiastico Parrocchia S. Gaetano

Diocesi settore Nord: Vescovo Ausiliare - S.E.R. Mons. Daniele Salera

Cardinale Titolare: Sua Em.za Rev.ma Cardinale Diego Rafael Padrón Sánchez

Prefettura XIII

Quartiere Fleming/Flaminia - XV Municipio

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