CASA MIA, un addio senza tristezza
Il nostro saluto alla famiglia Ngom che abbiamo ospitato in parrocchia per il progetto CASA MIA
Redazione Parrocchia San Gaetano 04/07/2024 0
Martedì 2 Luglio una piccola delegazione della nostra comunità ha salutato la famiglia Ngom che lascia definitivamente CASA MIA, il piccolo appartamento, messo a disposizione dalla parrocchia, in cui ha abitato per circa 2 anni. E’ stato un incontro affettuoso e sereno perché questo trasferimento è il segno di un obiettivo raggiunto: quello di una loro maggiore indipendenza economica e sociale che apre orizzonti di vita nuova per i nostri amici senegalesi.
Siamo rimasti molto colpiti dalle parole piene di gratitudine e di realismo che ci ha rivolto Amadou, il capofamiglia: venire ad abitare da noi per loro è stato come vivere un sogno perché si rendono perfettamente conto di come sia difficile trovare una soluzione abitativa per gli stranieri nella nostra città. Ma la riflessione che ci ha lasciato più stupiti ed emozionati è stata quella che ha evidenziato come questa esperienza abbia annullato le differenze di nazionalità e religione che obiettivamente esistono, visto che non avevano mai incontrato delle persone che si siano prese cura di loro con tanto amore.
Parole di profonda gratitudine inoltre per padre Umberto di cui hanno ammirato la disponibilità e la discrezione. Pur essendo il parroco, e quindi il capo della parrocchia, non ha mai fatto valere questo ruolo nei loro confronti, cosa che ad esempio nel mondo del lavoro non capita spesso.
Parole di grande affetto anche per Marco e Maria Livia che li hanno seguiti più da vicino per risolvere i problemi pratici che man mano si presentavano, sempre con la consulenza dei tutor della Caritas diocesana, Fiorella e Matteo. E con gli abbracci finali si aprono nuovi cammini, sia per noi che per loro.
Uscendo da Casa Mia ci risuonano in testa le parole che abbiamo scelto come guida di questa nostra iniziativa: Non dimenticate l’ospitalità. Alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli, Ebrei 13,2 o, come spesso ha detto Amadou, riferendosi all’altezza di tutti i membri della famiglia, degli angeloni, lasciandoci per sempre il ricordo della sua garbata ironia.
a cura della Redazione
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Benvenuti a CasaMia
Dopo i lavori di ristrutturazione, la formazione del gruppo promotore dell’accoglienza e lo sviluppo del progetto, insieme alla Caritas diocesana, finalmente il 3 novembre CasaMia è diventata una realtà.
Una realtà che ci ha permesso di accogliere una famiglia di origine senegalese, composta dai genitori e da due bambini di 9 mesi e 9 anni residente in Italia già da diversi anni, ma temporaneamente bisognosa di un sostegno, sia per superare difficoltà economiche, dovute anche alla crisi generata dalla pandemia, sia per completare il loro percorso di integrazione nel nostro paese.
Nel rispetto della loro autonomia e riservatezza, un piccolo gruppetto di noi, insieme a padre Umberto e alla referente della Caritas diocesana, ha iniziato ad affiancarli per costruire il loro progetto che dovrebbe auspicabilmente svilupparsi in meno di un anno. Sarà bello diventare gradualmente vicini di casa e compagni di strada e un po’ per volta ci sarà occasione per molti di noi di coinvolgersi più direttamente.
Nello scorso Avvento abbiamo iniziato a costruire CasaMia con il contributo di tutti noi, in tanti modi diversi e complementari. È stato anche questo un tassello di sinodo, fatto di azioni concrete anch’esse vissute come condivisione di Chiesa. Avere accolto persone di fede e cultura diversa ci arricchisce anche come Chiesa che si ritrova un passo di più in uscita.
Dal punto di vista economico, la sistemazione della casa è stata coperta dalle raccolte di fondi e dalle donazioni, grazie alla generosità di tutti. Le spese correnti non sono ingenti (copriamo solo l’energia elettrica), ma la cassa è quasi vuota. Ci piacerebbe anche sostituire la porta di ingresso con una vetrata, per dare luce al salottino/cucina, che oggi è completamente al buio.
Chi volesse contribuire con una donazione può farlo attraverso il conto della Parrocchia: IBAN IT05 C076 0103 2000 0004 3830 009.