Ma com’è vestito Dio? Risponde il “Sinodo dei Bambini” di San Gaetano
Come i bambini del catechismo si immaginano e raffigurano Dio nei loro disegni
Redazione Parrocchia San Gaetano 04/06/2022 0
Tutti i grandi pittori nel rappresentare Dio Padre, a seconda delle circostanze, l’hanno vestito o ispirandosi alle usanze ebraiche, oppure alla moda del loro tempo. E così hanno fatto anche i ragazzi del primo anno di catechismo, raffigurandolo con tuniche ed aureole, ma anche in calzoncini da calciatore, immaginandolo mentre sbuca dalle nuvole tendendo le braccia verso gli uomini oppure mentre cammina per le strade di un mondo coloratissimo.
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Ma in tutte queste raffigurazioni così diverse e fantasiose c’è sempre un elemento in comune: Dio ci è vicino e sorride, sorride, sorride con amore, tanto che pensando a lui si può disegnare anche solo un cuore festoso.
Con questi disegni esposti nell’atrio della Chiesa, Domenica 29 Maggio i bambini hanno risposto alla domanda: "Come immagini Dio?" che le catechiste hanno posto loro alla fine dell’anno per far vivere anche ai più piccoli lo spirito di riflessione che caratterizza questa prima fase del Sinodo diocesano. E se Dio sorride, la richiesta: “Cosa vuol dire essere misericordioso?“ coincide sempre con la capacità di perdonare, come il Padre ha fatto con il figlio… scapestrato.
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E amore e perdono ritornano anche negli stemmi ideati dai ragazzi del secondo anno nel ritiro che precede la Prima Comunione: a loro gli stemmi sono stati proposti come sintesi del loro programma di vita cristiana, prendendo ispirazione da una frase pronunciata dal Beato Carlo Acutis presentato ai bambini nel corso dello stesso ritiro. Amare i nemici è la scelta che compare più spesso, una scelta davvero impegnativa che si affianca a quella di pregare il Padre nel segreto. Tra tutti però colpisce, anche perché rappresenta una scelta unica, lo stemma in cui è raffigurata la lavanda dei piedi in cui il messaggio dello spirito di servizio è stato pienamente recepito. In questa sezione della piccola mostra sono stati inseriti anche gli stemmi di Papa Francesco e del Cardinale Vicario, mons. Angelo De Donatis.
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Infine, colorate, ma impegnative le immagini della Comunione disegnate poco prima di ricevere il sacramento: dominante ovviamente la raffigurazione dell’Ostia consacrata, del pane e del vino, della Messa, ma non mancano spunti interessanti in cui un sacerdote porge l’ostia sormontata da un cuore e in cui il simbolo della croce è unito alla festa per la Resurrezione.
L’ambientazione evangelica della vite e dei tralci, ideata da Barbara, ha sottolineato la volontà di rimanere uniti al Signore presente in questi messaggi.
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Giovannella
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Redazione Parrocchia San Gaetano 11/04/2024
Maria si fa pellegrina nelle nostre famiglie
"Invitiamo Maria a varcare la soglia di tutte le famiglie, così come un tempo, Essa varcò quella della casa di Zaccaria. La preghiamo di portare a tutti lo stesso messaggio di fede materna e di amore." (Giovanni Paolo II, 15 agosto 1980).
La Peregrinatio Mariae, nelle varie forme in cui tradizionalmente veniva proposta, è una di quelle classiche manifestazioni del ricchissimo tesoro della pietà popolare. Possiamo tranquillamente rintracciarne le sue profonde radici nella storia delle nostre comunità.
Ai nostri giorni, per lo più, viene proposta ufficialmente in occasioni ben specifiche in cui un’immagine sacra della Beata Vergine Maria viene a far visita ai fedeli entrando nelle case.
Anche quest’anno in occasione del mese di maggio, tradizionalmente dedicato a Maria, una statua della Madonna visiterà le famiglie della parrocchia invitando tutti alla recita del Rosario comunitario. Il lunedi, il mercoledi e il venerdi, il parroco porterà l’immagine sacra in una famiglia e insieme ai padroni di casa e agli amici invitati reciterà il Rosario. Nei giorni in cui la statua sosterà nella casa, la famiglia sarà invitata a recitare il Rosario come piccola chiesa domestica cercando di coinvolgere il condominio, gli amici e i parenti.
La devozione a Maria nella nostra parrocchia è molto forte, lo si vede dal desiderio di tante famiglie di poter accogliere la statua della Vergine.
La nostra mamma celeste ci protegga e interceda per noi presso il Figlio.
Santa Maria…. Prega per noi
Redazione Parrocchia San Gaetano 21/03/2024
Credere oggi: riflessione introduttiva
24/01/2024
L’esigenza del credente è quella di essere sempre in cammino. Nel percorso che inizia con questo primo incontro introduttivo, vedremo cosa succede lungo questo cammino. Scopriremo che noi crediamo diversamente da come credevano i primi cristiani e, stesso noi, ora crediamo differentemente rispetto a come credevamo da adolescenti.
Se qualcuno ci chiedesse: - Mi dici in parole semplici che cosa vuol dire per te credere? -, noi, come risponderemmo? La risposta è il CREDO, sintesi della fede e di ciò che crediamo. Il CREDO è il simbolo del credente. Il simbolo, con riferimento all'uso dell'antica Grecia, era il mezzo di riconoscimento che si otteneva spezzando irregolarmente in due parti un oggetto, in modo che il possessore di una delle due parti potesse farsi conoscere facendole combaciare.
Con il CREDO noi rappresentiamo quella metà che vuole ricongiungersi con l’altra metà del simbolo che è Dio. Ma il CREDO, per la sua formulazione attuale, è poco comprensibile e distante dalla vita attuale. La nostra fede va espressa in nuovi termini. Occorre ripensare e ridire la fede.
L’esigenza condivisa è ritornare consapevolmente alla fede, intesa come relazione viva con un Dio vivo. In un mondo che ha perso il senso di Dio, che soffre di indifferenza a Dio e in cui il linguaggio e il messaggio cristiano sono irrilevanti, il percorso che oggi iniziamo coglie l’urgenza di declinare in maniera nuova la nostra fede ripensando alla nostra relazione con Dio.
Paolo Colangeli
Parrocchia San Gaetano 09/11/2020
Tre emme e due esse per il Catechismo
Strano… quest’anno niente celebrazione di inizio del Catechismo di Prima Comunione ad Ottobre. Come mai? Catechismo sospeso? Tutto rimandato? Rimandato sì, ma per un motivo bello e festoso: per tutto il mese di Ottobre nella nostra parrocchia si sono celebrate le Messe di Prima Comunione che dovevano aver luogo a maggio, ma che erano state ovviamente rimandate.
Sette celebrazioni in piccoli gruppi di massimo 14 ragazzi per pregare in sicurezza, dando anche modo a tutti di avere vicino i parenti più cari. Sono state delle celebrazioni bellissime in cui il numero ridotto, anziché essere un problema, è stata un’opportunità per pregare con molto più raccoglimento e partecipazione e che hanno visto anche asciugare qualche lacrima di commozione.
Finiti gli incontri con i ragazzi che dovevano prepararsi alla Comunione, sono iniziati quelli per il secondo anno di Catechismo e ora, ai primi di Novembre, anche del primo anno, all’insegna delle tre “M”, come propone questa immagine.
Infatti la decisione di cominciare in presenza gli incontri con i bambini è stata frutto di numerosi momenti di riflessione tra il parroco, Padre Umberto, ed i catechisti e non è stata presa alla leggera
per tenere conto anche delle perplessità di alcuni genitori. Alla fine ha prevalso la decisione di incontrarsi, di riallacciare o cominciare una relazione personale con ragazzi e genitori e poi seguire
il flusso delle situazioni che in futuro non possono escludere il verificarsi di nuove chiusure.
L’apertura però è avvenuta nel rispetto delle norme civili, come sottolineato dalle raccomandazioni della Conferenza Episcopale e della Diocesi di Roma. Questo ha comportato uno sforzo organizzativo ulteriore. La necessità di vedersi in piccoli gruppi, ha avuto come conseguenza la divisione dei gruppi più numerosi, la ricerca di nuovi catechisti che hanno risposto all’invito del parroco (e dello Spirito?), l’allestimento particolare delle sale, come vedrete dalle foto, insieme a queste altre misure di sicurezza :
- Presenza di massimo 13/14 ragazzi per stanza.
- Distanziamento nei tavoli secondo la normativa scolastica.
- Igienizzazione delle mani in entrata ed in uscita.
- Misurazione della temperatura all’ingresso.
- Mascherina indossata durante tutto l’incontro.
- Areazione della stanza prima e durante l’incontro, tenendo le finestre aperte finché il tempo lo consentirà.
Tutti i gruppi hanno creato una chat su whatsapp per tenersi in contatto costante con i genitori, raccoglierne le indicazioni e inviare notizie e materiale a chi non potesse partecipare a qualche incontro.
Diceva l’altro giorno Padre Umberto, terminando gli ultimi preparativi, che tutto sta procedendo molto bene, tutto si sta incastrando perfettamente come un puzzle in relazione alle nuove esigenze: la disponibilità dei nuovi catechisti, il numero dei banchi adeguato al numero delle persone e anche le iscrizioni in crescita dei ragazzi del primo anno.
Sicuramente San Gaetano, il Santo della Provvidenza, non è estraneo a tutto ciò.
Naturalmente tutti questi problemi non hanno tolto spazio alla riflessione e alla condivisione dei contenuti: l’esperienza delle catechiste sono però una garanzia in questo senso. Anche le iniziative in calendario hanno subito degli adattamenti, cercando però di non lavorare al ribasso.
Che il Signore e Maria accompagnino questo nuovo inizio e ci tengano sempre attenti e vigilanti. Ah, già, ma le due ESSE per il Catechismo? Ovvio: lo SPIRITO SANTO!
Giovannella